Le onde gravitazionali

Lunedì 23 maggio dalle 17,30 alle 19
Associazione Cultura e Sviluppo
piazza De Andrè 76, Alessandria
La partecipazione è libera e gratuita

Un evento osservato il 14 settembre 2015 segna l’inizio di una nuova era nella fisica e nell’astronomia. Questo evento, che corrisponde alla coalescenza (fusione) di due buchi neri, è stato registrato da speciali antenne costruite da un gruppo internazionale di centinaia di scienziati delle collaborazioni LIGO e VIRGO.

La rivelazione di questo evento porta a compimento una ricerca iniziata un secolo fa, quando Albert Einstein per la prima volta aveva previsto l’esistenza di sottili increspature nello spazio-tempo prodotte da oggetti massicci che sfrecciano nel cosmo, chiamate onde gravitazionali. Questi echi, che si propagano attraverso il tessuto profondo della realtà, sono debolissimi, tanto che Einstein pensava che fossero destinati a rimanere inascoltati.

Con un paziente e incessante lavoro di generazioni di brillanti ricercatori siamo ora riusciti a tendere l’orecchio verso queste nuove sinfonie celesti, che ci parlano di eventi cosmici di incredibile portata. Si apre quindi una finestra sul mondo, che unisce la misura dell’infinitamente piccolo con l’infinitamente grande e la cui portata e conseguenze richiederanno decenni per essere comprese a fondo.

Da oggi il cielo non sarà più lo stesso.

Relatore: Andrea Chincarini, fisico, ricercatore all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Sez. di Genova), dopo una parentesi quinquennale in Germania e negli Stati Uniti ha svolto ricerca nel campo dei rivelatori per onde gravitazionali a partire dagli anni 2000; prima sotto la guida di Emilio Picasso (con rivelatori a cavità superconduttive a radio-frequenza), poi nel gruppo di Roma (sulle antenne criogeniche) e infine, dal 2008, nella collaborazione VIRGO. Si occupa principalmente di modelli, analisi dati, elementi finiti e statistica applicati in diversi ambiti della fisica sperimentale che includono, tra l’altro, anche significative ricerche nel campo delle neuroscienze e della fisica medica.


La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene: in cucina possiamo anche essere scienziati?

Lunedì 18 aprile dalle 17,30 alle 19
Associazione Cultura e Sviluppo
piazza De Andrè 76, Alessandria
La partecipazione è libera e gratuita

La cucina è scienza a tutti gli effetti. Le molecole di base, ovvero grassi, zuccheri e proteine, vengono mescolati e fatti reagire in vario modo: regolati di sale, concentrati, diluiti, oppure raffreddati o scaldati a seconda della reazione chimica che si vuole favorire.

Con l’aiuto del professor Mauro Patrone e la collaborazione della dottoressa Simona Martinotti proveremo a scoprire la scienza, e in particolare la biochimica, che si cela anche dietro i fornelli. Insomma, l’arte del mangiar bene (e del sapere cucinare con gusto) vista con gli occhi dello scienziato…

mauro patroneMauro Patrone, genovese e alpino, ma con parte del suo genoma alessandrino, è un biologo con un PhD in Biochimica. Ricercatore al Cnr, esperto di tecnologie cellulari dal 1993, al l’Università del Piemonte Orientale dal 2000, dove è professore di biochimica. Sfrutta le conoscenze teoriche acquisite dalla biologia e dalla chimica per dilettarsi in cucina e l’orto in montagna.


simona martinottiSimona Martinotti
nasce a Casale Monferrato. Dopo il diploma come Perito Chimico Industriale all’Itis Sobrero, si laurea in Biologia e in Scienze Biologiche Applicate con il massimo dei voti. Il suo percorso di studi prosegue poi con un Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali (Acque Interne e Agrosistemi). Oltre ad essere una giovane appassionata di scienze, ama cucinare e in particolare preparare torte, e dedicare parte del suo tempo agli altri, è infatti volontaria della Croce Rossa Italiana nel Comitato di Casale Monferrato.